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Sardigna Natzione Indipendentzia


Movimentu pro liberare sa Sardigna

dae su dominadore italianu

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NOVAS

COMUNICATO STAMPA 
PROCESSO QUIRRA –  SAREMO PARTE CIVILE 
A PROCESSO I MILITARI E LO STATO

APPUNTAMENTO A LANUSEI - NOI DI SARDIGNA NATZIONE INDIPENDENTZIA INSIEME A TUTTI I SARDI CHE LO VORRANNO FARE SAREMO PARTE CIVILE, ci costituiremo in apertura di processo e inviteremo tutti i sardi a seguire il nostro esempio. I sardi di SNI si costituiranno parte civile in quanto, le polveri, contenenti anche uranio impoverito ed altri metalli pesanti, generate dalle esplosioni di proiettili a frammentazione e sublimazione sono talmente sottili, nano particelle, che trasportate facilmente dal vento per molti chilometri e filtrate negli alimenti prodotti nella zona e nelle acque, possono essere state respirate o ingerite da qualunque sardo.

 
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IMPUTATI:

 

Gen. A.M. QUATTROCIOCCHI Roberto; Gen. A.M. LANDI Carlo; Gen. A.M. AULONI Valter; Gen. A.M. RICCI Paolo; Col. E.I. FOIS Gianfranco; Col. A.M. RAGAZZON Fulvio Francesco; 

 

CAPO A) OMISSIONE DOLOSA AGGRAVATA DI CAUTELE CONTRO INFORTUNI E DISASTRI 
(Estratto del rinvio a giudizio ) " L'esteso pericolo per la pubblica incolumità, in una vasta area intorno alla quale si. erano verificati numerosi (circa 160) linfomi e tumori nella popolazione umana (con un centinaio di morti sospette) e gravi malformazioni di animali da allevamento, derivava anche dall'interramento di fusti di pericolosissimo "Napalm" e dallo svolgimento di detti brillamenti in Zona Torri e• lanci di missile anticarro in un "corridoio" dell'altopiano delineato da due rilievi montuosi paralleli, che incanalano i venti .lungo la direttrice W-NW, NW e S-SE dei centri abitati di Escalaplano e della frazione di Quirra del Comune di Villaputzu e viceversa, attraversando le aree delle sorgenti che alimentano l'acquedotto della rete idrica della frazione Quirra ( ritenuta potabile dalla popolazione).

Inoltre le nubi tossiche così generate dai brillamenti grazie ai venti raggiungevano più volte la vicina sorgente dell' acquedotto di Escalaplano.
La dimensione eccezionale del pericolo per l'ambiente e la salute. veniva accresciuta da gigantesche e periodiche esplosioni di gas da parte del Centro Sviluppo Materiali . S.P.A., senza alcuna valutazione dei gravi rischi per l'ambiente e la salute derivanti dai violenti spostamenti d'aria in una località attigua alla zona dei brillamenti, cioè all'area di smaltimento illecito e sistematico di detti rifiuti militari."

La decisione del GUP è chiara, se a Quirra c’e un Disastro o uno stato di Pericolo il responsabile non può essere che lo Stato, lo stato italiano, che nel frattempo, temendo forse il rinvio a giudizio,

si è cautelato equiparando i poligoni e le servitù militari alle zone industriali. 

Sentendosi colpevole, lo Stato si è cautelato e con il decreto 91/2014 paradossalmente chiamato Ambienteprotetto, poi trasformato in Crescita, equiparando le zone militari a quelle industriali ha innalzato i limiti per l’inquinamento militare dei suoli anche 100 volte. Una autoassoluzione di fatto. Ai suoi avvocati, pagati anche dai sardi che continueranno a morire di servitù militari, sarà più facile dimostrare che il torio, l’uranio impoverito e le nanoparticelle sono dentro la soglia e per legge non fanno male a nessuno. 

Quel decreto il 91/2014 permetterà allo stato di mantenere, in Sardegna, lo stato di guerra in tempo di pace. Lo autorizzerà a consumare il nostro territorio continuando a gravarli poligoni e servitù militari che nulla hanno di diverso dai teatri di guerra spenti.

Per la Sardegna non ci sono governi amici o non amici. In Sardegna è lo Stato che ha interessi nettamente contrastanti con quelli del popolo sardo. I governi e i politici che lo formano non fanno altro che tutelare gli interessi dello stato al quale è indispensabile consumare il territorio sardo per tutelare il suo territorio continentale mantenendo una buona posizione nello scacchiere militare mondiale. Come la Francia consuma territorio a Mururoa lo stesso fa l’Italia in Sardegna. 

Nugoro 25/08/2014 anno 153° Dominazione Italiana

IL COORDINATORE NAZIONALE
Bustianu Cumpostu

 



 

 

Documentos de SNI




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PROCESSO QUIRRA   SAREMO PARTE CIVILE


A PROCESSO I MILITARI

E LO STATO


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MANIFESTADA NATZIONALE CONDIVISA CONTRA A S'OCUPATZIONE MILITARE 


- CAPO FRASCA -
- 13 DE CAPIDANNI -


Lige Totu
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A su patriota Giovanni Colli

Segretariu dimissionariu de su PSd'Az

 


lige totu


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Sardigna Natzione Indipendentzia

 

adesione ufficiale al Sit-In indetto

 Sabato 19 Luglio alle ore 10

 per manifestare il dissenso del Popolo Sardo sull'utilizzo del proprio territorio

 quale strumento di aggressione, oppressione e di morte per il Popolo Palestinese.



lige totu


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QUIRRA – A PROCESSO I MILITARI E LO STATO - TUTTI I SARDI PARTE CIVILE

 

Pubblicato da Bustianu Cumpostu  11 luglio 2014 alle ore 20.29

COMUNICATO  STAMPA

 

Lige totu

 

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10/07/2014

 

LA CONTRORIFORMA RENZI

CON IL NUOVO TITOLO V FUSIONE FORZATA PER LA SARDEGNA

 de Bustianu Cumpostu

 

Adesso è certo la Riforma Renzi, per le autonomie è una Controriforma.  Tutto deve andare verso il centralismo e qualsiasi specificità, Autonomia o specialità deve essere cancellata.  (...)

 

Lige totu

 

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07/06/2014

NON PERMETTEREMO CHE LA SARDEGNA

SIA LA MURUROA DEL MEDITERRANEO

 (...)

de Bustianu Cumpostu

lige totu





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SEGUNDA MANIFESTADA NATZIONALE CONTRA A S'OCUPATZIONE MILITARE

Su 4 de ladàmine in Santa Giusta b'at àpidu un' Assemblea manna chi at faeddadu de sa mègius manera pro sighire sa pelea contra a s'ocupatzione militare de sa Sardigna, a pustis de sa Manifestada Natzionale de Capo Frasca de su 13 de cabudanni.


Ant faeddadu sos rapresentantes de deghinas de movimentos, assòtzios, comitados e sìngulos tzitadinos. Totus fiant de acordu chi depimus ispartzinare sa pelea in totu sos territòrios e fàghere in Casteddu un'àtera tapa de importu de sa pelea populare contra a sas servitù, giughende a in antis sas tres rivendicatziones de sa Manifestada Natzionale de Capo Frasca:


- firmare deretu totu sas esercitatziones militares
- serrare totu sas bases e sos polìgonos militares
- sa bonìfica e sa ricunversione produtiva de is logos


Su chi s'est addobiadu in Capo Frasca e in Santa Giusta est su movimentu populare sardu, mannu e diferentziadu, chi s'agatat unidu dae sa netzessidade de agabbare deretu s'ocupatzione militare italiana.
Totu sas ànimas suas (indipendentistas, ambientalistas, patzifistas, antimilitaristas, etc) sunt importantes pro liberare s'ìsula nostra dae sa tzerachia militare.
S'Assemblea in majoria fiat de acordu pro invitare totu is movimentos, assòtzios, comitados, coordinamentos e tzitadinos chi gherrant in Sardigna contra a s'ocupatzione militare a organizare paritzas initziativas (sit-in, volantinàgios, addòbios, dossier, manifestatziones culturales, etc) pro ismanniare su protagonismu de sa gente e fàghere crèschere sa fortza populare pro sa manifestada natzionale de su mese de nadale.
S'Assemblea est agabbada a pustis de paritzas oras e deghinas de interventos, essende in majoria de acordu pro seberare comente die possìbile pro sa manifestada sàbadu su 13 de nadale, faghende-la in una die prefestiva pro dare a su nùmeru prus mannu de persones sa possibilidade de partetzipare:
Sa Segunda Manifestada Natzionale contra a s'Ocupatzione Militare at a èssere sàbadu su 13 de nadale in Casteddu.


Amus a traballare pro fàghere in modu chi siat una dimostratzione manna de sa fortza de su pòpulu sardu e de sa capatzidade sua de si mobilitare pro difèndere sa dignidade sua e su deretu a esìstere e a detzìdere in manera soberana in sa terra sua.
S'ora e su caminu chi at a fàghere sa manifestatzione ant a èssere cuncordados prus a innedda



In data 4 ottobre si è svolta a Santa Giusta una partecipatissima Assemblea che ha discusso della prosecuzione della lotta contro l'occupazione militare della Sardegna dopo la grande manifestazione nazionale di Capo Frasca del 13 settembre scorso.
Hanno preso la parola rappresentanti di decine di movimenti, associazioni e comitati oltre a tantissimi singoli cittadini. Tutti hanno convenuto sulla necessità di diffondere la lotta nei territori e di realizzare a Cagliari un nuovo importante passaggio della sollevazione popolare contro le servitù portando avanti le tre rivendicazioni della Manifestada Natzionale di Capo Frasca:
- blocco immediato di tutte le esercitazioni militari
- chiusura di ogni base militare e poligono presente in Sardegna
- bonifica dei territori e riconversione ad uso civile.
Quello che si è incontrato a Capo Frasca e a Santa Giusta è il movimento popolare sardo ampio e variegato, che si trova unito dalla necessità improrogabile di porre fine all'occupazione militare italiana.
Tutte le sue anime ( indipendentiste, ambientaliste, pacifiste, antimilitariste, etc) sono preziose per portare a compimento la lotta di liberazione dell’isola dal giogo militare.
L'Assemblea ha largamente convenuto sulla necessità di rivolgere un invito a tutti i movimenti, associazioni, comitati, coordinamenti e singoli cittadini che lottano in Sardegna contro l'occupazione militare a moltiplicare le iniziative (sit-in, volantinaggi, dibattiti, dossier, manifestazioni culturali, etc) finalizzate ad accrescere il protagonismo popolare e accumulare energie per la manifestazione nazionale di dicembre.
L'Assemblea si è chiusa dopo diverse ore e diverse decine di interventi, convergendo in maggioranza nell’indicare come data possibile per la manifestazione il giorno sabato 13 dicembre, scegliendo un giorno prefestivo per dare al maggior numero di persone la possibilità di partecipare:
La Segunda Manifestada Natzionale contra a s'Ocupatzione Militare avrà luogo a Cagliari sabato 13 dicembre.
Lavoreremo affinché sia una grande dimostrazione della forza del popolo sardo e della sua capacità di mobilitarsi per difendere la sua dignità e il suo diritto ad esistere e a decidere in modo sovrano sulla propria terra.
Tempi, modalità e tracciato della manifestazione saranno concordati in seguito.